MANUTENZIONE STRADE
Per manutenzione ordinaria si intendono gli interventi finalizzati a contenere il degrado normale d'utilizzo, nonché a far fronte ad eventi accidentali che comportino la necessità di primi interventi, che comunque non modifichino la struttura essenziale dell'impianto e/o la sua destinazione d'uso.
La manutenzione ordinaria può essere:
Preventiva, ovvero effettuata tramite interventi che potranno essere di duplice natura. Possiamo avere interventi programmati, definiti nei modi e nei tempi indicati nelle tabelle di manutenzione programmata o interventi a richiesta. Si tratta di interventi di manutenzione stradale conseguenti ad accadimenti e/o segnalazioni particolari che non hanno provocato guasti e che comunque richiedono/possono dar luogo ad interruzioni di servizio.
Correttiva, ovvero effettuata tramite interventi conseguenti a guasti e/o interruzioni accidentali del servizio. Gli interventi possono essere di carattere urgente, ovvero quelli che devono essere effettuati in un tempo massimo individuabile in ore dalla Committente, e riguardano problemi che provocano situazioni di pericolo per le persone e/o gli apparati, o di inagibilità del servizio oppure problemi che provocano l'interruzione del servizio con conseguente blocco. Si classificano come interventi non urgenti, quelli determinati da un guasto che non pregiudica l'operatività della Committente. I tempi e i modi di queste operazioni di manutenzione devono di volta in volta essere concordati con la Committente stessa.
Manutenzione straordinaria
Per manutenzione straordinaria di un'opera si intendono gli interventi con rinnovo e/o sostituzione delle sue parti, che non modifichino in modo sostanziale le sue prestazioni e siano destinati a riportare l'opera stessa in condizioni ordinarie di esercizio.
In genere tali interventi richiedono l'impiego di strumenti o di attrezzature particolari, di uso non corrente. La manutenzione straordinaria non comprende interventi di trasformazione e/o di ampliamento dell'opera e nemmeno quegli interventi assimilabili alla manutenzione ordinaria.
Come si applica nella pratica la manutenzione stradale?
Nel corso del tempo, a causa dell'azione dei carichi di traffico e degli agenti atmosferici a cui sono soggette in esercizio, le pavimentazioni stradali subiscono un progressivo degrado. Primariamente delle caratteristiche superficiali (aderenza e regolarità) e, successivamente, delle caratteristiche strutturali (portanza).
Considerando che la sicurezza della circolazione stradale rappresenta uno degli obiettivi fondamentali di qualsiasi gestore di infrastrutture viarie e che il degrado superficiale e strutturale delle pavimentazioni è uno dei fattori determinanti nella genesi e nello sviluppo di casi di incidentalità, risulta fondamentale verificare le condizioni delle strade e accertare il possesso dei requisiti funzionali e strutturali minimi richiesti. Pianificando quindi tempestivamente gli interventi manutentivi atti al ripristino di un adeguato livello di servizio.
Le pavimentazioni stradali si logorano per diverse ragioni, ma le cause più importanti sono:
Fattori ambientali: ad esempio i raggi ultravioletti del sole provocano, in modo continuo, un lento indurimento del bitume; questo a sua volta causa una riduzione dell'elasticità con la formazione di fessure nel momento in cui il manto si contrae in seguito al raffreddamento. Una volta che il manto ha perso la propria capacità strutturale a causa delle suddette fessure, la pavimentazione tende a deteriorarsi ad un ritmo sempre più crescente per effetto della penetrazione dell'acqua.
Carichi di traffico: tali effetti causano lo sviluppo di solchi e d'incrinature all'interno della struttura della pavimentazione. Ogni veicolo in transito provoca una lieve deformazione temporanea alla struttura della pavimentazione. La deformazione indotta da un veicolo leggero è talmente piccola da essere irrilevante, mentre i veicoli ad elevato carico provocano deformazioni relativamente ampie. Il passaggio di numerosi automezzi ha un effetto cumulativo che genera gradualmente deformazioni permanenti e/o incrinature da fatica. Una volta che l'incrinatura s'insinua attraverso il manto protettivo, l'acqua penetra nella struttura sottostante della pavimentazione. L'effetto d'ammorbidimento dell'acqua comporta una riduzione della resistenza che a sua volta provoca un aumento del grado di deterioramento.
Cicli gelo/disgelo: l'acqua, che si insinua nelle fessure causate dai due punti precedenti, erode rapidamente la struttura del materiale granulare e provoca la separazione del bitume dall'aggregato d'asfalto. In queste condizioni le frazioni fini del materiale della pavimentazione sono espulse verso l'alto attraverso le incrinature, con il conseguente sviluppo di vuoti d'ampie dimensioni all'interno della pavimentazione. La formazione di buche e il rapido deterioramento della pavimentazione sono l'immediata conseguenza del logorio della sede stradale. In quei casi in cui la temperatura scende sotto i 4°C, l'eventuale acqua presente nella pavimentazione, si espande creando pressioni idrauliche, persino in assenza dei carichi delle ruote. La deformazione causata da ripetuti cicli gelo/disgelo rappresenta l'aspetto più grave per una pavimentazione caratterizzata da fessure; ne consegue il disfacimento.
Considerate le precedenti cause, gli interventi di manutenzione stradale consistono solitamente nell'evitare che l'acqua penetri all'interno della struttura della strada. A tale scopo, è necessario che il manto stradale sia sempre impermeabile e che i provvedimenti di drenaggio siano efficaci al fine di impedire che l'acqua non si depositi lungo il ciglio stradale.